Theanò

theano

Theanò was a greek philsopher, a young disciple of the Pithagorean School living and learning among other twenty-seven women in the springtime of their lives. She is the only woman portayed in Raffaello Sanzio’s masterpiece “The school of Athens”, just behind Pithagoras himself.

Raccontare la straordinaria vita di Theanò e l’eccezionale grandezza della Scuola Pitagorica significa viaggiare nel tempo e ripercorrere a ritroso la Storia del nostro territorio fino a raggiungere gli albori della Cultura nella terra di Calabria. A Kroton, culla della Magna Grecia da cui la cultura ellenica si sparse capillarmente in tutta la Calabria, Pitagora fondò una scuola di pensiero, presidio di un intenso fermento politico e culturale. La presenza femminile in questa scuola sottolinea, ancora oggi, la sua modernità e la lungimiranza del Pensiero Pitagorico in un contesto sociale in cui alle donne era proibita l’istruzione e ogni accesso al Sapere.

Nella Scuola Pitagorica, accanto al genio di Pitagora stesso e circondata da altre ventisette brillanti allieve, spiccava Theanò. Era sua moglie o sua figlia, oppure una sua discepola? Le fonti degli storici del tempo ci forniscono notizie controverse riguardo questo argomento; filosofa anch’essa e autorevole componente della Cerchia Pitagorica, Theanò è sempre stata raccontata in perfetta sintonia e dialogo con Pitagora, anche se sulla natura del loro rapporto aleggia ancora oggi il mistero.
Filosofa, matematica, cosmologa, studiosa di fisiologia e esperta nei campi di geometria e astronomia, ella fu una donna dotata di forte personalità e viva intelligenza, emblema di conoscenza e rigore. Scrisse un corpus di nove lettere, tre delle quali abbiamo l’assoluta certezza siano riconducibili alla sua persona, che si incentrano su temi come l’Universo, il Numero come mezzo per comprenderlo, la saggezza, l’Armonia e l’Equilibrio della figura femminile. I suoi scritti, intrisi di un significato profondo che traspare attraverso meravigliose metafore, evidenziano sempre la connessione tra l’essere umano e un insieme più grande, la Terra o l’Universo.

Il nome di Pitagora, e della Cerchia che fondò, è indissolubilmente legato alla storia della matematica e della geometria. Individuando il principio del Numero, i Pitagorici notarono come in tutte le cose, sulla Terra come in tutto l’Universo, esiste una regolarità numerica, matematica. Il teorema di Pitagora è un risultato basilare della Geometria Piana ed esprime una fondamentale relazione tra i lati del triangolo rettangolo: esso, infatti, stabilisce che l’area del quadrato costruito su ciascuno dei due cateti è uguale alla superficie del quadrato costruito sull’ipotenusa, attraverso la formula “ i2=c12+c22 ” Ciò permette di ricavare la misura di uno dei tre lati (l’ipotenusa o un cateto) conoscendo le misure degli altri due, ma i suoi utilizzi e applicazioni nella Geometria Solida non si limitano certo solo a questo: la stessa formula, infatti, detta la relazione tra altezza, apotema e raggio del cerchio inscritto nella base di una piramide, oppure della generatrice, raggio e altezza del cono.