Liquirizia

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Storia

La migliore qualità di liquirizia presente al mondo nasce e si produce in Calabria. Grazie al clima mite, si eleva il contenuto della “glycyrrhina” da cui deriva il gusto dolciastro della liquirizia calabrese, al punto da renderla un prodotto unico ed inimitabile. Le particolari condizioni del clima e dei terreni favorivano anche la crescita spontanea della pianta, utilizzata, oltre che per usi farmaceutici, anche nell’industria dolciaria, liquoriera e nella concia dei tabacchi, conferivano al prodotto calabrese una qualità eccellente.
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Le sue origini risalgono al 1500 anche se il mercato si sviluppa soprattutto a partire dal 1715, anno in cui viene impiantato il primo stabilimento, detto “concio”, dal Duca di Corigliano. In quegli anni numerose sono le famiglie feudatarie che s’interessano a questo tipo di attività e, tra queste spicca l’Antica Fabbrica di liquirizia fondata dai Baroni Amarelli che esiste ancora oggi.
Amarelli è un’azienda familiare. Già intorno al 1500 la famiglia Amarelli commercializzava i rami sotterranei di una pianta che tutt’ora cresce in abbondanza nei suoi latifondi: la liquirizia, dall’allettante nome scientifico di Glycyrrhiza Glabra, cioè radice dolce.

Nel 1731, per valorizzare al massimo l’impiego di questo prodotto tipico della costa ionica, gli Amarelli fondarono un impianto proto-industriale, detto “concio”, per l’estrazione del succo dalle radici di questa benefica pianta. Da allora, la famiglia Amarelli, mantenendo intatto il gusto di questo prodotto unico della tradizione dolciaria Italiana, ha dovuto superare tre secoli di costanti e radicali trasformazioni. La liquirizia Amarelli viene commercializzata in tutta Italia e anche all’estero.
Nel 2001 è stato aperto il museo della liquirizia “Giorgio Amarelli” dove è raccontata la storia della liquirizia e sono esposti tutti gli strumenti utilizzati per la lavorazione della liquirizia dal Settecento.